Katherine Mansfield è stata una scrittrice neozelandese. Nata in una famiglia dell’alta borghesia di Wellington, Katherine iniziò a scrivere pubblicando le prime storie nel giornalino del liceo che frequentava. Si trasferì a Londra nel 1902 dove frequentò il Queen's College per terminare gli studi. Completati gli studi fece ritorno in Nuova Zelanda, ma stanca di quello stile di vita provinciale, decise che non poteva più vivere nella terra natale e ritornò a Londra, nel 1908: questo fu l’inizio della sua vita bohémienne. Dopo un primo sfortunato matrimonio, sposò nel 1918 il critico John Middleton Murry che conobbe in occasione della pubblicazione del suo primo libro, entrando in contatto con la rivista letteraria «Rhythm», dove Murry collaborava come biografo, curatore letterario, critico e scrittore.
Ebbe il privilegio di conoscere e frequentare alcuni tra i più grandi scrittori e pensatori inglesi dell’epoca. Oltre a Elizabeth Von Arnim, sua cugina, fu legata da profondi rapporti di amicizia con D.H. Lawrence, Bertrand Russel, Lady Ottoline Morrel e Virginia Woolf.
Nel 1917 le venne diagnosticata la tubercolosi e morì a Fontainebleau all’età di 34 anni.
I suoi numerosi racconti sono animati da figure femminili intense e rarefatte e spesso vi è riscontrabile la sensibile lezione di Cechov, l’unico scrittore con il quale forse si confrontò per tutta la vita.
Tra le sue opere più note ricordiamo: In una pensione tedesca, (1911), Beatitudine e altri racconti (1920), La festa in giardino (1922), Il nido delle colombe (1923).
Il Diario (1927) e le Lettere (1928), pubblicati da Middleton Murry dopo la morte della moglie, sono documenti di grande fascino umano e letterario e testimoniano un'intelligenza e una sensibilità attentissime al quotidiano e insieme capaci di sublimarlo.